Calma e consapevolezza attraverso il rilassamento guidato
Parliamo di quel che dovrebbe essere un elemento importante della nostra vita, al di là di tutte le necessità e bisogni immediati.
Di quel qualcosa che fa la differenza tra semplicemente vivere, … in qualche modo vivere (sopravvivere),o essere invece consapevoli della propria vita.
Di ciò che è necessario per vivere la propria vita a fondo, indipendentemente dalle nostre possibilità o opportunità, ma comunque al meglio di queste.
Per vivere con soddisfazione e pienezza.
Possiamo sintetizzare il concetto con: Benessere psico-fisico.
Siamo abituati tuttavia a considerare il corpo e la mente come entità separate, e quindi parlando di benessere psico-fisico, solitamente intendiamo uno stato di armonia del corpo e della mente (come fossero appunto separate).
In realtà tale benessere si raggiungerà solo facendo un ulteriore passo: si tratta di tendere verso un’armonia tra corpo e mente.
Ed è solamente una differenza concettuale, perché il nostro corpo, la nostra fisiologia, funziona già con estrema integrazione, cioè come un “unicum”.
Il fatto però di non esserne coscienti e di comportarsi in modo dissonante, come fossero due entità differenti, è causa di danno ad entrambe.
Spesso anche la medicina, nonostante le sempre più numerose evidenze, fa fatica, nei fatti, ad accettare questa visione, per cui ogni specialista bada alle proprie conoscenze specialistiche e non ha il più delle volte una visione globale o multi-disciplinare della salute.
“Provare” in modo esperienziale questa fusione mente-corpo, ci avvicina ad un benessere vero, ma anche alla prevenzione o al recupero da malattia.
Inseriti in questa nostra società, in un contesto di automatismi, di schemi fissi, di sofferenza emotiva e di stress che tende a risucchiarci e a bloccarci, sicuramente non saremo indifferenti a questa prospettiva di miglioramento.
Non bisogna tuttavia avere fretta. È un modo di pensare che va lentamente interiorizzato, se ne siamo convinti. Se pensiamo ci possa essere davvero utile per sentirci meglio, per vivere pienamente.
È un modo di vivere che va, è il caso di dire, meditato, organizzato in tappe ravvicinate e realizzabili.
Raggiungere quest’armonia è un processo dinamico, in cui l’obiettivo è puntare all’omeostasi, ovvero all’equilibrio.
Pensiamo alle informazioni che continuamente riceviamo dall’esterno ma anche dall’interno di noi (perturbanti o stabilizzanti) che influenzano il nostro equilibrio psico-fisico.
Queste informazioni possono avere differenti livelli di “rilevanza”.
Possiamo considerare sia degli input fisici, che possono essere esterni o di contatto del nostro corpo con l’esterno (alimenti, farmaci, sostanze tossiche, inquinanti ecc.), che psichici, originati in vario modo entro di noi, in base a relazioni – influenze esterne, ma anche in relazione a funzioni organiche, perché il nostro stato fisiologico (composizione corporea e funzionalità organica) influenza profondamente la qualità dei processi psicologici.
– S. Porges PhD, Indiana University Bloomigton
Questi input possono poi essere, volontari e involontari.
Input involontari saranno ad esempio quelli filtrati dal nostro sistema nervoso autonomo, simpatico e parasimpatico, derivati in gran parte dalle nostre esperienze precedenti, ma anche derivati dalla nostra genetica o dall’epigenetica: ad es. traumi o esperienze negative perinatali, farmaci assunti in questo delicato periodo, l’alimentazione tenuta da nostra madre durante la gestazione, o nostra nei primi anni di vita, che hanno lasciato delle impronte di espressività genica, cioè di inibizione o di maggiore espressione di determinati geni.
Input volontari, possono derivare ad esempio dalla funzionalità del nostro intestino, cioè da ciò che mangiamo o non mangiamo, che influenza direttamente il nostro cervello.
Non perché il gusto di un cibo ci influenzi dal punto di vista psicologico (quest’effetto è relativo), ma perché le proprietà di un cibo possono influenzare il nostro umore e altre funzioni cerebrali, attraverso influenze sul microbiota, e da questo direttamente al cervello e alla funzionalità genica
– Prof. E. Mayer, University of California Los Angeles, Dir. del “Oppenheimer Center for Stress and Resilience”
Altre importanti influenze derivano dall’attività fisica o dalla “sincronizzazione” delle nostre azioni giornaliere con i cicli circadiani, al contatto con persone positive o negative…
– J. Hall , M. Rosbash, M.W. Young, premi Nobel per la medicina 2017
Il nostro stile di vita, il nostro comportamento complessivo, sarà fondamentale!
In questo senso ci può essere molto d’aiuto ricercare la consapevolezza delle proprie funzioni, organiche e psico-emotive, la consapevolezza di sé, concentrati sul presente, sul qui e ora, sulle sensazioni corporee, come Jon Kabat Zin ci ispira.
– Mindfuness-Based Stress Reduction,J.Kabat Zin, Biologo e Prof. Emerito di Medicina, fondatore della Stress Reduction Clinic e del Center for Mindfulness in Medicine – University of Massachusetts Medical School – USA
Concetti e visione globale da noi rivisti alla luce delle più moderne teorie neuro-scientifiche e della medicina multi-disciplinare
– S. Porges PhD, Indiana University Bloomigton
– Prof. R.H.Straub –Università di Ratisbona D, studi sui rapporti sistema psico-neuro-endocrino
– Prof. G.P. Chrousos –University of Mariland, USA e Atene, interrelazione tra alimentazione, stress cronico e infiammazione
La consapevolezza che ci porta a promuovere questo equilibrio, ci orienta all’apertura, all’attenzione, alla comprensione… anche alla compassione, ad una trasformazione positiva o alla guarigione, se necessaria.
Lo scopo è arrivare ad uno stato di “regolazione” neurologico adattativo,
cioè di sana e soddisfacente alternanza tra:
– uno stato vigile, reattivo, energico, con prevalente attività del simpatico
– e uno stato di pieno recupero, di sintesi, protezione, socialità, con prevalente attività ventro-vagale.
Dobbiamo quindi darci il tempo per attuare il riposo:
sono da prendere in considerazione delle brevi e semplici pausenel corso della giornata, come anche di grande importanza la meditazione o mindfulness.
Da non dimenticare infine un adeguato sonno notturno: un sonno di qualità.
Questa sana alternanza, azione – riposo, è capace di portarci a uno stato di pieno benessere psico-fisico e di armonia, più in contatto con la realtà, più attenti, impegnati, in salute, in una parola, più felici!
Le vie di mezzo, cioè uno stato di parziale o insufficiente riposo, e uno stato di attività senza energia, senza forte motivazione, di attività… “faticosa”, sono deleteri per la nostra salute e benessere, e alla lunga portano alla malattia!
Una corretta co-regolazione degli stati emotivi e funzionali organici, come quelli ormonali, digestivi, cardiaci, respiratori, è strettamente connessa agli shift neurologici, cioè ai cambiamenti di stato del nostro sistema nervoso simpatico e ventro-vagale
– Prof. R.H.Straub –Univ. Ratisbona, D
– Prof. J.F. Thayer –Univ. Ohio, USA
– Prof. E.Ravussin –Univ. Luisiana, USA
Ci risulterà in questo modo più facile eliminare gli atteggiamenti autocritici, di deleterio rimuginio, di ripensamento del passato o di ansia per il futuro, per facilitare invece la chiarezza del pensiero, la fiducia in sé stessi, la consapevolezza distaccata dai giudizi, credenze e rigidità.
I vantaggi derivati da meditazione, mindfulness o semplicemente da pause giornaliere di rilassamento (guidato o appreso), è dimostrato possano regolarizzare l’equilibrio del sistema nervoso autonomo, dell’amigdala, ippocampo e di altri centri neurologici, riducendo tra l’altro i vari marcatori infiammatori.
L’eccesso di stress (lo stress cronico), causa infatti una dannosa infiammazione sistemica cronica di basso grado e nel tempo gravi alterazioni degenerative, autoimmunitarie, neurologiche, cardio-vascolari, metaboliche, oncologiche…
In sintesi, lavorando sulla mente (come in una sorta di allenamento), sull’alimentazione, sull’attività fisica e sul nostro complessivo stile di vita,
riduciamo l’infiammazione e preveniamo o moduliamo tutte le malattie degenerative.
E, da subito, miglioriamo il nostro benessere e performance.
Buona salute e buona vita.
Dott. Paolo Bortolotto
Medico Fisiatra
Alta Formazione in Neuro-immuno-modulazione, Metabolismo,
Nutrizione Clinica, Riabilitazione