E’ una malattia dello scheletro che causa riduzione della massa ossea (densità dell’osso), rendendolo fragile e predisposto alle fratture. Può essere causa di dolore alla schiena e riduzione dell’altezza corporea.
Due tipi di cellule dell’osso, osteoblasti ad azione rigeneratrice e osteoclasti ad azione distruttrice, lavorano per “rinnovarlo” continuamente. Se prevale l’azione degli osteoclasti l’osso si indebolisce.
Le cause dell’osteoporosi sono molteplici:
- riduzione degli ormoni sessuali (estrogeni e testosterone): sia per l’età (o menopausa precoce), che in conseguenza di stress cronici, ad esempio da alimentazione scorretta povera di omega-3, povera di fibre, abbondanza di cibi “processati” e conseguente aumentata produzione di cortisolo
- acidosi alimentare: da eccesso di formaggi stagionati, insaccati, carboidrati, ma anche digiuno protratto e altri stress cronici non alimentari; l’acidosi dovrà essere “neutralizzata” dall’organismo “rubando” fosfati, magnesio e calcio all’osso
- ereditarietà
- magrezza eccessiva: un difetto eccessivo di grassi riduce la produzione di estrogeni
- vita sedentaria: in quanto il carico gravitario sull’osso è un importante stimolo sulla rigenerazione ossea
- fumo, eccesso di alcolici e caffeina
- iatrogena (farmaci): cortisone, anticoagulanti, antiacidi gastrici, diuretici per la pressione arteriosa, ormoni tiroidei, antiepilettici
L’azione preventiva o terapeutica, in questo studio, prende in considerazione le molteplici cause e dopo una diagnosi personalizzata con BIA, PPG (o eventuale DEXA), tests anamnestici, valutazione alimentare, fisica e degli stress cronici, andrà ad agire attraverso:
- Correzione alimentare: in particolare ricercando una bassa acidità, buon apporto di calcio “alimentare” (senza necessità di supplementazione), evitare o limitare l’assunzione di latte e latticini (secondo recenti studi sembra determini aumento dello stress ossidativo, mentre la sua acidità potenziale lo renderebbe addirittura sfavorevole per l’osso.
- Supplementazione alimentare: in base al test BIA potrà essere necessaria l’assunzione di un “tampone” per l’acidità, vitamina D3, acidi grassi omega-3 (inibiscono gli osteoclasti), ontiossidanti
- Attività fisica generale bilanciata su attività aerobica o aumento della massa muscolare in base alle caratteristiche individuali
- Esercizi specifici per i vari segmenti scheletrici
- Terapia omeopatica-omotossicologica per uno stimolo funzionale di autoregolazione (ad esempio componenti omeopatizzate di calcarea fluorica, carbonica, phosforica, calcitonina, ghiandola paratiroidea …)
- Correzione respiratoria in caso di sovrastimolazione del sistema nervoso simpatico con respiro veloce-superficiale e acidosi secondaria
- Buona esposizione solare per favorire la produzione di vitamina D endogena
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